giovedì 2 gennaio 2014

Due post in un giornononcicredomica

...e invece; è vero che ho iniziato questo post subito dopo quello precedente, ma intanto è passato un giorno prima di finirlo... e meno male che scrivo cazzate...

Da circa tre mesi mi ero rinchiuso in uno chalet di montagna per forzarmi di portare a compimento entro la data prevista i quadri per la mostra che il mio agente aveva organizzato al museo d' artbrut contemporaneamente retrò di New Kozina. Avevo scelto proprio la montagna nella stagione invernale perchè, come tutti sanno, è ideale dipingere paesaggi con la neve, in primo luogo perchè tutti i suoni sono ovattati e poi perchè è più facile in quanto il quadro è quasi tutto bianco con poche linee per i tetti delle case e riesci a fare un quadro completo in un paio d'ore. Per il momento stava andando abbastanza bene; dal mio arrivo in quella catapecchia a cinque stelle senza camino ero già riuscito a finire quasi una tela dal titolo "il mare in estate", così quella mattina decisi di andarmene a fare un giretto per il paese. Mi diressi subito verso la tipica hostaria da "plasticman baffo" per un bicchiere di sciroppo di sambuco aromatizzato al tarassaco, ma fatti pochi metri mi fermò un tipico turista tedesco con le calze sotto i sandali e mi chiese se conoscevo un negozio di ubumba perchè le sue calzature, disse, forse non erano il massimo per camminare nella neve a 18 gradi sottozero. Lo indirizzai così verso una rivendita di petardi e mammuth i quali, lo rassicurai, non erano proprio proprio uguali agli ubumba ma sarebbero andati bene comunque.
Mi guardai indietro e vidi con stupore che tutto era esploso in un pulvuiscolo polveroso di fiocchi bianchi, in altre parole nevicava ma così tanto che aveva disintegrato tutto il resto, così dovetti prendere la mia motoslitta e tornarmene nel mio studio a Los Angela per tentare di terminare le opere. Putroppo una volta sul posto scoprì che aveva nevicato anche in città e il mio agente si era trasformato in un enorme pupazzo di neve malvagio che aveva tentato di ditruggere la città finchè non era intervenuto uno Jaeger, un enorme robotttone mecha comandato da due piloti interconnessi in drift completamente ubriachi di amaro che fecero più danni loro del pupazzone (che in quanto fatto di neve si disintegrava da solo quando tentava di colpire i palazzi, senza danneggiarli). Vista la piega degli eventi abbandonai la pittura e mi feci assumere come ingegnere riparatore di robottoni con diploma a punti online.
E questo è tutto.
  

Nessun commento:

Posta un commento