sabato 29 giugno 2013

Era la realtà (oddio, realtà,,,) o un funghetto allucinogeno?

Mentre sonnecchiavo placidamente sotto un ippopocastagno nel mezzo di un praticello rinfrescato dalla tiepida brezza finto-primaverile, una voce mi chiamò d'improvviso con tono imperante; era un grande capo indiano vestito a cerimonia che mi esortava tosto a seguirlo. Mi alzai e un po' perplesso feci per andargli dietro, ma non appena mi misi in piedi e posai lo sguardo nel punto in cui si trovava fin un istante prima, lui non c'era più; era solo una nuvoletta di polvere che si allontanava all'orizzonte sulla sua vespetta Harley Piaggison. «Minchia» pensai tra me e me; poi già che ormai ero sveglio (oddio, sveglio...) seguii Alice che stava seguendo il bianconiglio (quello di Matrix, però) e mi trovai d'improvviso a passare attraverso uno specchio liquido tutto tempestato di pillole rosse e blu. Quindi salvai la nave spaziale comandata dal bruco Morpheus, la Nabruccodonosor, da distruzione certa, cambiando acqua e olio e pompando i pneumatici. Ormai era tardi e decisi di rincasare nel mio quartiere giù a Basin city, ma prima feci una scultura di un papa in versione caricaturale poichè mi avanzava ancora un blocchetto di marmo di otto tonnellate circa.
Che ci volete fare, certe cose van così...  

venerdì 28 giugno 2013

Perplessità mattutine

Certa gente sono così strani che fanno il giro e tornano normali. Prendiamo ad esempio il tizio che vedo ogni volta che passo davanti ad un oggetto riflettente;sembra un tipo davvero particolare ma in realtà è uno perfettamente normalerrimo che si finge strano per atttrarre altre persone altrettanto normali che lui crede però essere bizzare (in quanto essi tendono a  manifestarsi in bizzarra maniera per non sentirsi del tutto normali). Tutto ciò accade perchè l'umanità non ha ancora accettato il paradosso che la derivata di "e alla x" è "e alla x" e il suo integrale è "e alla x"; questa cosa, assieme al fatto che il potenziale non è l'energia potenziale ma un'altra roba mi ha mandato fuori dai cazzi e e aaaa hgkl hkòhgdklòjg aaaaaaaaaAAAAARRRRRGGGGGGGHHHHH ANCORA UNA INVASIONE ZOMBIE; MA STAVOLTA HO LO SHOTGUN!!! UAH AH AH AH AH......  

giovedì 27 giugno 2013

Innocenti bugie?!?

Molti mi dicono che secondo loro le idee di questo blog, per quanto messe giù assurdamente, sono geniali e che se solo provassi ad usarle in maniera seria, ad esempio scrivendo un bel racconto horror o di fantascienza, o facessi una bella pagina di critica sociale ponderata e intelligentemente costruttiva, ne verrebbe fuori un'autentica figata....non è vero; mi sono inventato tutto io adesso. Dio, che tristezza...

martedì 25 giugno 2013

Se incontrando in giro per città

In seguito all'apertura di questo blog molti mi fermano per strada per picchiarmi  chiedermi come faccia a scrivere una quantità di puttanate capolavori così grande, se mi ci sforzi e da dove io tragga l'ipirazione per queste boiate galattiche opere di rara e delicata sensibilità. L'altro giorno ad esempio sono stato fermato da Al Pacino e Robert DeNiro (che sono la stessa persona anche se nessuno se ne è mai accorto, ma io gli ho sgamati dalla voce) che mi ha detto di voler trarre una sceneggiatura per un cinepanettoncolossalcult da uno qualsiasi dei miei racconti deliranti geniali e pieni di merdate suspence. Io l'ho guardato dritto in faccia ed alzando la manina come fa il vigile per dire STOP gli ho detto No, AlRobert; mi dispiace ma queste infami merdate perle di rara genialità appartengono solo e soltanto al popolo del mio bloggs. Così, dopo aver voluto a tutti i costi offrirmi un semplice caffè nero ristretto gocciato al latte di capra shackerato con ghiaccio a parte e una spruzzata di ginseng sulla crosticina di zucchero di canna delle bahamas bucata al centro dove va la panna di burro vegetale vegano sporcata di amarena verde equatoriale tiepido, per dimostrarmi la sua stima, ci siamo salutati e sono andato a comprare due etti di mortadella di pollo tagliata fina ho fatto due e mezzo che faccio, lascio?



...mi dii anche un etto e mezzo di olive, va. Quelle nere grosse...

domenica 23 giugno 2013

Le cose troppo serie non ci piacciono

Vaffanculo! Mi disse la prima e ultima volta che ebbi l'onore di conoscerla, una persona a caso. Vacci tu! Le risposi io cautamente. Da quella volta il nostro rapporto non fu più lo stesso. Ed è proprio così che relazioni longeve, e all'apparenza solide, si spezzano senza possibilità di futuri ripensamenti; perchè la gente sono maleducati (senza far nomi, qualcuno è anche spocchioso e arrogante, tra l'altro). Ad esempio l'altro giorno me ne stavo nella piazza della mia città, comodamente seduto sui gradini alla base di una statua piuttosto bruttina, a scrivere un libro di Dostoevskij e una canzone dei Cure, quando è passato uno e mi ha detto "Trovati un lavoro, invece di star qui a lavorare!" Ci sono rimasto così male che ho mollato tutto e mi sono messo a fare il tecnico di esplosioni discutubuli per film Ollivudiani, come quella de "Il Corvo" quando il negozio di Mr. Pigeon (o Gideon) salta per aria.
Comunque ricordatevi di mettere i peperoni nel forno, se ci tenete a diventare dei veri scef.

lunedì 17 giugno 2013

Vacanze trasversali di bizzarri personaggi

Non vedo l'ora che arrivino anche quest'anno, come ogni anno, le consuete vacanze estive. Due (e dico due) settimane di meritato riposo (sono mesi che mi tocca far finta di lavorare) tutte di filato (probabilmente lana) in cui si potrà mettere in atto l'ormai sempre più desueta arte del "cazzeggio 24H", oppure...

- Farsi i nodi mesi prima per capire dove andare, perchè bisogna andare assolutamente da qualche parte, senza spendere più di quello che si ha TAC;
- Fare piccolo mutuo/prestito causale vacanza perchè si scopre che quello che si ha non basta TAC;
- Partire con armi e bagagli/famiglia ben 5 minuti dopo la fine dell'ultima ora di lavoro (indipendentemente che siano le 2 di pomeriggio o le 4 di mattina) per non perdere manco un secondo del prezioso tempo TAC
- Fare un viaggio allucinante, con mezzi assurdi, dormendo con la testa appoggiata in qualche angolo sperduto di qualche veicolo carico di banane e manghi TAC;
- Arrivare nel consueto villaggio vacanze del posto scelto, meglio se agli antipodi della città in cui si vive ("Quest'anno sono andato in tal paese; l'altro anno in tal'altro paese e pensa che negli ultimi 20 anni ho visto ben 20 continenti diversi eh" vedendo sempre lo stesso identico paesaggio però, come entrare ind un Ikea qualsiasi che è sempre lo stesso), depositare tutto e indossare camicia hawaiana TAC;
- Passare due settimane in un posto che (a parte la visuale e alcuni personaggi che cercano di coinvolgerti a tradimento in balli assurdi a tutte le ore del giorno) offre le stesse attrattive del bar sotto casa, sforzandosi di divertirsi tantissimo e spendendo la paga di 4 mesi di duro (oddio...) lavoro TAC;
- Ripartire all'ultimo giorno possibile per sfruttare tutto lo sfruttabile, arrivando praticamente 5 minuti prima dell'inizio del turno di lavoro TAC;
- Riprendere tran-tran della vita quotidiana per ritemprarsi finalmente dallo stress della vacanza, raccontando ai colleghi/amici/conoscenti aneddoti fantastici (per lo più inventati di sana pianta) sulle meravigliose ferie TAC;
- Riniziare a mettere via soldini per pagare piccolo mutuo/debito e per far salvadanaio per prossima vacanza TAC...

COL CAZZO! MI SPALMO 15 GIORNI SUL DIVANO E NON MI CI STACCATE NEANCHE CON LA SPATOLA DA MURATORE!

domenica 16 giugno 2013

alcune considerazioni mie, inutili per gli altri

Quelle rare volte che mi addormento qualche oretta al pomeriggio, poi, da quando mi sveglio fino al giorno dopo, mi sento molto più coglione del solito.
E anche se ve ne spimperlate alla grande, ormai l'ho scritto....

Disquisizioni intorno a quando venni dal futuro (sottotitolo: mejo de Giontitor)

Era una timida giornata di fresco sole; i raggi dorati della luna si riflettevano come un vanitoso si riflette davanti ad uno specchio, e la tiepida brezza serale accarezzava timidamente la superficie del mare, provocandovi quelle lievi increspature che vi sarà sicuramente capitato di vedere nelle giornate del 4 agosto, in un periodo compreso tra le 14.00 e le 14.01 circa.
"Oggi è una giornata ideale per tornare indietro nel tempo" mi dissi ad alta voce, e così feci (che parola volgare): tornai istantaneamente nel 1997/98. Mi ritrovai seduto ai tavolini di un bar gelateria sito in una simpatica piazzetta, animata dalle più disparate forme di vita bipede che la natura ha creato; c'erano fiorai, antiquari, ristorantini di pesce e un sacco di turisti e di altra gente indaffarata ad andare su e giù per far compere o per recarsi al lavoro (completamente a caso; secondo me erano tutte comparse). Stetti  ordinante quando mi accorgendo che davanti a me c'era giù una berlina 4x4 con panna e cioccolata; l'attaccai subito (tanto più che era gratis visto che non l'avevo ordinata io, col cazzo che dopo la pagavo) guardandomi curiosamente intorno; la mia attenzione fu attirata da un gruppetto di amici ad un tavolo poco distante dal mio. Potevano avere una ventina o trentina d'anni circa, chiacchieravano amabilmente di sonore stronzate, mentre uno di loro stava mangiando delle petatine fritte (di busta) intingendole nel gelato alla panna e fragola. Lo shock di quella visione fu tale che me tornai repente nel futuro dal quale provenivo, subito dopo aver tenuto qualche conferenza di livello mondiale sui viaggi nel tempo ed aver girato un film con un alieno che vuole tornare a casa ma si rende conto che l'affitto è troppo alto e alla fine resta a scrocco per sempre dalla famiglia che l'ha raccattato.
Oggi penso che me andrò nel futuro a vedere chi vince il campionato di salto di rane per raggranellare qualche soldino con le scommesse (l'ultima volta ho perso di poco... mah?)

venerdì 14 giugno 2013

Ogni tanto bisogna anche vendersi (e invece...)

Ebbene sì, gioiosi fruitori di codeste pagine; alla fine ho ceduto alle pressanti richieste del mio agente e ho deciso di ospitare su questo blog alcune pubblicità (tutte quelle che pagheno). Ovviamente l'unico scopo è quello di far soldi darvi degli utili consigli commercial-lifecoaching. Inauguro dunque questa nuova sezione con alcune pubblicità pregresso (per il momento scritte, che finchè non sono sulle copertine del Taims e di Vog, questi cacciano ben poca grana; sigh!).

- Volete un' auto che vada più veloce (de che non si sa) e sia allo stesso tempo confortevole e vi faccia apparire agli occhi degli altri come uno con le sold? Compratevela e andate in culo!

- Da oggi l'unico asciugacapelli che vi permette di fare anche telefonate (solo ad una temperatura superiore ai 70° C però); chiedete al vostro rivenditore di piccoli elettrodomestici di fiducia l'unico e inimitabile I Fohn!
(con soli 10 soldi in più avrete la protezione ignifuga per l' orecchio!!!)

- Donne, è arrivato lo spesaiolo! L'unica figura professionale che va a fare la spesa al vostro posto e ve la porta direttamente a casa, eseguendo solamente un abile ricarico del 200% sul prezzo del negozio. Imperdibile. Donne, è arrivato lo spesaiolo!

- Perdi i capelli?; hai qualche kg di troppo? Le rughe iniziano a fare timidamente capolino sul tuo bel volto?; Insomma, non ti trovi fisicamente come ti piacerebbe essere? Benvenuto nel mondo reale; adesso vai a fare del bene, che ce n'è bisogno, piuttosto che piangerti addosso tutto il tempo!!!

- Stufo del solito tran-tran quotidiano?! Cazzi tuoi!

- In ufficio la vita è un inferno? Il tuo capo è un folle prepotente e i tuoi colleghi ti pugnalano alle spalle non appena ti volti per prendere il caffè alla macchinetta? Da oggi nessun problema; tira anche tu una bella fireballTM da 18 mt di diametro! Potrai causare 1D6 danni per ogni livello acquisito (attenzione; per chi riesce in un tiro salvezza contro incantesimi il danno viene dimezzato); se non altro, almeno nessuno ti romperà più le palle (a meno che il geometra Pastroni non sia in realtà un mago di livello superiore a te; in questo caso l'azienda non si assume nessuna responsabilità per danni causati da eventuali contro-incantesimi cazzuti).
FireballTM è un prodotto escusivo della "GIOCHIDIMERDA" 

Ecco, per oggi tutto est; ora potete andate gioiosamente a far spese variegate.
Ma quanto sono stronzo?!; e pensare che invece di scrivere queste cacate potrei fare veramente qualcosa di utile...

martedì 11 giugno 2013

Professor Marzotto, siamo dei servizi segreti.

Stavo guardando un telefilm abbastanza squallido quando mi venne in mente di aprire un ristorante. Così iniziò l'avventura che mi ha portato a divenire uno dei più importanti ristoratori dell'universo, facendomi guadagnagna non dico stelle, ma intere galassie, sulla guida galattica per autostoppisti. Aprii un ameno posticino, una cosa rustica, niente di che, a saint moritz per la modica cifra di 14 milioni di dollari (era il 1956), dal nome "Costassai". Avevo assunto come chef  tale Joe Bastianich che imitava se stesso nell'atto di imitare Crozzaitalia che gli faceva la satira; in poche parole non cucinava mai, e quei pochi piatti che imbastiva alla bell e meglio, se li auto criticava, e pure ferocemente, pronunciando il celebre motto che fu dei latini "vis que muorum?" Dovetti licenziarlo e, mettendomi a cucinare io stesso, iniziai a produrre una serie di piatti orribili. Per fortuna avevo ancora parecchi soldini da parte e potevo elargire laute "mance" ai critici gastronomici perchè mi facessere buona pubblicità; così continuai ad avere il pienone (tre tavoli) per molte ore. Presto mi accorsi però che spendevo più soldi in mazzette di quelli che guadagnavo onestamente cucinando piatti dal sapore improponibile (alta cucina, alta cucina!), quindi buttai in fallimento e persi tutto ciò che possedevo, cioè l'intero contenuto di una confezione semi nuova del monopoli.Per fortuna oggi sono uno dei migliori risolcatori di tracce dei vinili al mondo. Comunque è stata un'eperienza talmente incredibile che non ci credo per niente.

domenica 9 giugno 2013

Eravamo tutti lì, ovvero un racconto super spazialissimo

Ecco un vecchio racconto rispolverato dal cassetto che non ho. Proprio ieri un editore internazionale mi ha proposto di pubblicarlo in 74 paesi, ma ho preferito postarlo oggi su questo magnifico blog; tanto, i soldi, a che cazzo mi servono?

Eravamo tutti lì: io, il mago medievale, il ninja nero e lo scroccone siderale… ah sì, c’era anche il mangiacarta vorticoso. C’eravamo imbarcati in quell’avventura e ormai non potevamo più tirarci indietro. Per quel che mi riguarda lo facevo solo per i soldi e penso che gli altri lo facessero per lo stesso motivo, a giudicare dalle loro condizioni. La navetta che doveva condurci a destinazione varcava con moto lento e ondulatorio le timide correnti spaziali, accorciando di minuto in minuto la distanza che ci separava dall’inizio della nostra missione.
- Ehi mago!
- Dimmi scroccone, come posso esserti utile questa volta?
- Ce l’hai un apriscatole?
- No, ma posso crearne uno magico per qualche minuto.
- Sì, sì, per me è lo stesso, basta che riesca ad aprire questa scatoletta di fagioli borlotti.
- Oh no! Se mangi ancora fagioli moriremo tutti entro stasera.–
- Tu stai zitto brutta copia di una tartaruga ninja su cui non è riuscita la mutazione… e tu mago, muoviti con quell’arnese.
- Sì, sì ecco… abradadabra…grucio…groucio grigr…tò. Ecco, tieni.
- Ah, grazie, ora mi pappo questi bei fagioli… alla mexican, yeah.

Ed esplodemmo a riveder le stelle.

sabato 8 giugno 2013

Una critica sociale diversamente costruttiva

La rete è piena di gente che spara le proprie opinioni e, soprattutto (con 4 ti), le proprie critiche e i propri sfoghi (spesso non coerentemente giustificati) sui più disparati argomenti. Anche io volendo farlo, quindi lo fo, in maniera dichiaratamente cazzona, perchè questo è e resterà un blog cazzone, quindi non dite poi che qui si manca di profondità d'indagine, perchè sarebbe constatare l'ovvio (ma qualsiasi commento è ben accetto... forse...dipende dal commento...però anche quelli brutti mi fanno sentire considerato...buh?, non so...fate voi. Comunque:
le pubblicità di auto con tutti i comfort che posteggiano da sole e hanno il lettore mp3 di serie; le pubblicità di creme idratanti anti rughe anti età anti e.t., di lozioni per capelli, di pastiglie dimagranti, ricostituenti, antistressogene, cazziemazzi; le pubblicità di 48 mila offerte del supermercato; le pubblicità in generale; i dibattiti e i programmi  politici dove parlano di politica; i dibattiti e i programmi sportivi dove parlano di sporte; tutti i programmi condotti dall'ipocrisia; tutti i programmi dove vengono ridicolizzati i difetti delle persone da altre persone uguali che non se ne accorgono; i pomodori presenti 12 mesi all'anno....M'HANNO ROTTO I COGLIONIIIIIIIIIIIIII.
E anche io MI SONO AUTO-ROTTO I COGLIONIIIIIIIIIIIIIIII.

venerdì 7 giugno 2013

10 buoni (oddio...) motivi per seguire codesto blog

Se non seguite questo blog non sapete ciò che vi perdete. Per dimostrarvelo vi pongo or ora innanzi una lista di simpatici dieci punti illuminanti, grazie ai quali da domani aggiornerete anche voi di continuo questa pagina, nell'attesa spasmodica di veder far timidamente capolino un nuovo involtino di puttanate geniale post.

1) La lettura abituale di questo blog rappresenta un costante punto di riferimento verso il basso, grazie al quale la vostra autostima non può fra altro che aumentare, migliorando sensibilmente la vostra qualità di vita;

2) Tarapio tapioco ;

14) Anche se continuate a dire in giro (sempre che non abbiate (grasso) di meglio di cui parlare) che qui dentro ci sono solo contenuti disastrosamente inconcepibili, in fondo in fondo so che una risatina ve la fate, hi hi hi;

57) Sono molto simpatico (e vi ho già fatto il bonifico di questo mese, quindi dovete fare almeno il numero di accessi pattuito);

0) Sicuramente questo blog è più meglio (per fortuna che ho studiando a skqcuola) degli altri, a parte quelli che sono meglio di questo;

9) Se scrivo e non legge nessuno, mi sento un po' pirla... dai, dai, che vi costa farvi un giretto su questa pagina? Tanto andate tutto il tempo su feisbuc e sulla repubblica.it; per un clic in più non è che vi viene il tunnel carpiato...

7) Come vicesindaco ma per due, noi siamo in quattro con antifurto;

39) Se non leggete questo blog, posteggio attaccato attaccato alla vostra auto, così non potete uscire e fate tardissimissimo la lavoro e poi vi riprendono;

4) Senza stoffa non puoi tessere la trama; nè gloria nè fama, ed ogni trucco si sgama (cit. Kaos).



... e sticazzi....

  

mercoledì 5 giugno 2013

Post (ardati tarapio tapioco) latitante

Nonostante quasto sia un blog da migliaia di accessi giornalieri (nella mia testa), mi trovo costretto in questi giorni, a postare  cazzate cose meravigliose con una frequenza minore del solito. E tutto questo perchè? Perchè (ebbene sì; tenetevi forte...) mi tocca far finta di lavorareeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaAAAAAAIUTO, UN INVASIONE ALIENAAAAAAAAAAAAAA

domenica 2 giugno 2013

Le cronache di Antioco; una novella fentasi TOMO PRIMO

Prefazione cri(p)tica a cura del Vittorio Sgrabi:

Se potendo parlare di questa novella con capra libertà pseudo-intellettualoide, direbbi che l'opera del Macellari fosse altresì paragonabile capra nientemeno che al più sublime taglio di filetto che potreste papilla-gustativamente immaginare. Come il più ispirato capra pittore (moderno) egli riuscente ad affrescare, partendo da una capra capra tela di inconsuete banalità, un giroscopio di colori capra subitanei e di figure capra capra capra grottescamente all'avanguardia che, a farla breve, questo scritto è più meglio del "Signore deli anelli" e delle "Cronache dell' ghiaccio e delo fuoco" messi insieme. Vado in bagno a far la cacca di conto. capra capra capra capra capra capra capra capra capraaaaaaaaaaaaaaaaaaa; quanti libri ha letto lei in vita sua?! Ma lei sa chi è "nome qualsiasi";  si trovi un lavoro!!! Ignorante! Capra!
( Banbini a casa, non tentate di imitare questo itaglianno; potrebbe essere pericoloso).


Sir Antioco Serservellous, il protagonista di questa novella, stava passeggiando amabilmente al principiare del bosco, sito ai confini della terra ove sorgeva "Forte Pianoforte", la roccaforte musicale di famiglia da svariate generazioni. Antioco era un uomo di costituzione robusta, sulla quarantina. Di bell'aspetto e di fiero portamento, aveva i capelli neri, lunghi fino alle spalle, raccolti in una coda di cavallo; i lineamenti del volto erano quelli duri, dell' uomo che è sopravissuto a diversi campi di battaglia; testimoni anche  gli occhi, velati appunto di quella certa consapevolezza di chi conosce la natura umana nel bene come nel male. Diverse rughe e cictrici solcavano il suo viso, rendondolo all'apparenza rude; un qualcosa nella sua espressione, però, tradiva il fatto che quella persona fosse ancora capace, volendolo, si intende, di una profonda e sincera dolcezza. Era vestito con semplici pantaloni di tela grezza, infilati all'estremità in stivali di morbida pelle lavorata; una casacca con ricamato lo stemma di famiglia e fermata in vita da una cinta di cuoio bollito gli copriva il torso e le braccia. Sopra questa vestiva un mantello nero, chiuso dal fermaglio dorato a guisa di testa di Capra, che fu di suo padre e del padre di suo padre prima di lui. Alla cinta il fodero con la spada, dalla quale non si separva mai.
 Il lettore voglia ora seguire con noi il percorso di un certo oggetto, la cui partenza invero, si trova ad una trentina di metri circa dal punto in cui si trovava Antioco: il bastoncino con punta di ferro ad una estremità legata, e all'altra una piuma di acquìla, venne scoccata con mano sicura, iniziando il suo viaggio nel fitto della boscaglia; la sua traiettoria era stata sì sapientemente calcolata che, benchè all'osservatore occasionale potesse sembrare conficcarsi in ogni albero cui passava vicino, tanto era poca la distanza che la separava da essi, continuò imperterritamente il suo aereo tragitto fino alla meta, cioè il cranio di Antioco, che centrò perfettamente, trapassandolo da parte a parte. Antioco, che non si accorse di nulla fino alla fine, cadde bocconi nel bosco e ivi restò, morto, in una pozza di sangue che andava allargandosi a vista d'occhio. L'arciere, che si coprì il volto col largo cappuccio del mantello che indossava, fuggì lesto come una lepre nella boscaglia.
Questo evento diede inizio ad una guerra che neanche vi immaginate: per varie vicissitudini personali e politiche, interi regni si diedero scontro, tantissimi uomini perirono nei cruenti campi di battaglia. Furono intrecciate e disfatte alleanze, ci furono tradimenti e pentimenti, storie d'amore, di coraggio ma anche di tradimenti e codardia. Ci furono eroi, sacrifici, atti memorabili e basse nefandezze. Scese in campo la magia ed ebbero una parte nella vicenda anche dei draghi. Furono messi in mezzo anche creature malvagie, elfi, nani, coboldi, halfling, barbari, chierici, mezzi nani elfi semi-oscuri ninja, ladri, orchetti, troll, non morti, rugginofagi, scarabei stercorari di fuoco, un barman, due commercialisti, un direttore di banca e numerosi colletti bianchi.
Alla fine tornò a regnare la pace... almeno all'apparenza....

 FINE DEL PRIMO TOMO      

sabato 1 giugno 2013

Un post che chiamarlo criptico è poco (parole, parole, parole a cazzo di cane)

Quest'oggi (o era l'altro oggi... non mi ricordo) vogliamo giocare con le parole (o, al limite, parolare con i giochi); per iniziare potremmo  prendere quindi un mazzo di parole ciascuno e mescolarlo col dorso rivolto verso il basso... potremmo (4 anni con la condizionale), ma non lo faremo (semplicemente in un ritorno al futuro), nè lo facciamo (al presente guarda il dito come indica-tivo).
Probabilmente o probabilcuore questo post non lo capirà Nessuno perchè Nessuno, o Ulisse che dir si voglia, non ha internet e non lo può nemmanco leggere, ma se avesse delle pietre lanciate da Polifemo, sarebbero leggere. Ma perchè scrivere cose così "senza senso"? Perchè a dirle a voce sarei passibile di botte (ma essendo astemio, pregasi la botte non contenere vino o affini, grazie) quindi le si metton giù nero su bianco, laic i ringo boys, che erano un gruppo di cloni batteristi dei beetles. Ebbene sì, visto che ve lo stavate domandando, sono laureato in lettere (e numeri) all'università di Paperopoli; tesi sulla ripetizione dell'alfabeto nel giusto ordine (senza le lettere dell'alfabeto americano però): mi hanno bocciato con lode. Mi sovviene ora un curioso fatto (che, badilate bene, non è uno che si fuma 84 spinelli e poi si fa i cazzi degli altri), di quelli inspiegabili: un paio di anni fa Emanuele Filiberto di Savoia ha partecipato a Sanremo (in teoria il festival?!? della canzone???? italianal)... ed è arrivato secondo????!!!??? C'è qualcosa che non va in questo paese (ovviamente perchè doveva arrivare indiscutibilmente primo). Questa cosa, cosa c'entra? C'entra che ce l'avevo sul groppo da tanto e volevo scriverla, uah ah ah ah; bisogna condividere non solo le cose belle della vita.  A tal proposito effettivamente, nella mia mente, ho inventato un bar dove si beve solo caffè (no, stavolta non c'entrano nulla i frati cappuccini; quella è un'altra idea...oddio, idea è dir tanto...) e ci si può (anzi si deve) connettersi solo ed esclusivamente a feisbuc; l'ho chiamato Caffeisbuc (versione per i bruchi: Caffeisbruc; versione per i tirolesi: caffinnsbruck). Intermezzo: Ancora ancora l'ancora, disse il capitano al mozzo (zozzo?); vada a fare in culo, capitano, rispose il mozzo (rozzo?) al capitano. Ma tornando a noi, visto che ce ne eravamo andati via, potremmo discuisi disqis disquisire (per fortuna c'è gogol; a proposito, devo ricordarmi di rabboccare l'olio motore di ricerca) riguardo argomenti colti e raffinati, per riempirci la bozza di paroloni difficili (come "cubodirubick"), altisonanti (come "montagna") e ricercati (come "1000 $ di ricompensa, vivo o morto")... ma non ci abbiamo cazzi. Penso che la peperonella alle tre di questa notte stia arrecando (ollallà, che parolone) i suoi effetti collaterali...la supercazzola prematurata tarapia tapioco no, mi permetta. no, io; eh scusi noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai antifurto vicesindaco (di colore indaco) se ci fosse Pippe baude a comandàaaaaaaaaaaaAAAAAAAARRRRRGGGGGGGHHHHHHHHH DI NUOVO GLI ZOMBIESSSS!!!!!!!